
IPPOLITO CAFFI BELLUNO 1809-LISSA 1866
VENDUTO
Il dipinto notturno di Ippolito Caffi, eseguito con molta probabilità per immortalare una delle tipiche feste popolari della città lagunare, Il Redentore o l’antica tradizione della Quaresima “ brusa la vecia” riprende uno degli scorci più noti di Venezia nella sua magica atmosfera notturna.
Caffi fu certamente affascinato da questo soggetto per tutto quello che significava nella sua perenne ricerca di “novità”: luci ,ombre, rifrangenze, prospettive, emozioni, il tutto tradotto in colore, materia e spessore. Come altri dei soggetti da lui più amati, l’ambientazione notturna lo stimola, lo seduce e gli consente di giocare con gli spazi e le atmosfere realizzando visioni dal significato onirico e rarefatto.
Da notare lo straordinario taglio panoramico, la cui ampia articolazione serve per dare il massimo respiro all’immagine e descrivere quello che è avvenuto, in quella magica notte, fra il cuore monumentale della città, le acque della laguna ed il cielo, dove la luna si affaccia tra le nuvole, cercando di gareggiare con la sua luce con i bagliori che vengono dalla terraferma e dall’acqua. Il pittore dimostra, come in altre occasioni, una straordinaria forza descrittiva e il grande virtuosismo nella capacità di saper modulare, nel vasto spettro dell’immagine di questa veduta, gli effetti di luce provenienti, con una vertigine quasi pirotecnica, da fonti e situazioni diverse.
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