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Collezione

Collezione

French School of the XIX century, Portrait of a Blackamoor, 1810 ca.

Scuola francese del XIX secolo

Ritratto di moro, 1810 ca.
Olio su tela
cm 28 x 22

SOLD
Maggiori informazioni

Provenienza

Libero Bovio collection, Naples

Nel piccolo ritratto l’artista, verosimilmente di scuola francese, rappresenta un uomo di colore di profilo, lo sguardo deciso e profondo. L’uomo, ritratto da un punto di vista leggermente ribassato, sembra colto a sua insaputa, probabilmente per enfatizzarne l’espressione momentanea. La quotidianità di atmosfera che trapela dal dipinto è confermata dall’abito, una camicia color mattone che rende difficile l’attribuzione sociale, forse un inserviente, forse un mercante, forse uno schiavo. Tuttavia il dipinto non pare collocabile in quel filone di ritrattistica del secondo decennio dell’Ottocento dove il nero, ossia lo schiavo, veniva spesso rappresentato con senso compassionevole, come nel caso dei noti dipinti di Géricault (cfr. Théodore Géricault, Ritratto di negro, cm 47×37, 1820-23), poiché nella tela esaminata una forte dignità trapela nello sguardo, alto, fiero, deciso. L’opera, lontano dalla formalità delle regole della ritrattistica ufficiale, presenta grande abilità€ cromatica, fresca, tutta giocata su tonalità calde, ed un’audace introspezione. Il pittore utilizza poche semplici tinte che spaziano tra il nero, il marrone, il rosso mattone ed il grigio azzurrato dello sfondo, tirato con lunghe pennellate. È proprio questo sintetico ventaglio di cromie che fa emergere il profilo del giovane, il cui sguardo cattura tutta l’attenzione dell’osservatore. La ricerca introspettiva allontana il pittore non solo dai ritratti tradizionali, ma anche da quel realismo connotativo di molta ritrattistica Ottocentesca; lo sfondo è infatti spoglio, il tono austero ma confidenziale, la presenza di accessori ridotta al minimo. La nitidezza dei contorni, la materia fluida, la delicatezza della pennellata sono a servizio di un autentico tentativo di dare dignità umana al ritratto. Questa ricerca che conferisce grande umanità al “sauvage”, al “diverso” emerge in certa ritrattistica già alla fine del XVIII secolo e soprattutto all’inizio del XIX, come ad esempio nel dipinto Tête de nègre di Jean-Antoine Gros datato inizio XIX secolo. Per tanto l’opera esaminata potrebbe essere stata eseguita in questo stesso arco cronologico.

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